Bocca di leone - Antirrhinum majus



Nome comune: Bocca di leone o Bocca di lupo.
Famiglia: Scrofulariaceae.
Provenienza: regioni mediterranee.
Descrizione genere: comprende 42 specie di piante perenni e annuali delle quali la più diffusa risulta A. majus.
E' una pianta erbacea perenne coltivata come annuale originaria dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo.La particolarità di questa pianta sta senz'altro nei fiori, parzialmente tubolari, con due labelli, che si aprono premendo il fiore ai lati, ricordando la bocca di un leone o di un drago

I colori sono molti, dal giallo al rosso al rosa, esistono anche varietà bicolori e screziate. Il fiori lasciano il posto a baccelli legnosi che contengono numerosi semi fertili. Per avere fioriture più abbondanti levare gli steli di fiori appassiti, si consiglia anche di cimare le giovani piante per ottenere una crescita più compatta.

Se si coltiva in vaso, devono essere utilizzati contenitori di 12-14 cm. di diametro per ogni singola pianta, oppure di 25 cm. di diametro per un gruppo di tre piante. 

Esposizione
le bocche di leone necessitano di essere coltivate in pieno sole per poter ottenere una buona fioritura; se si vogliono coltivare come piante perenni in inverno è consigliabile coprirle con tessuto non tessuto, per evitare che gelino.

Moltiplicazione
Normalmente le bocche di leone si riproducono per seme.

Malattie e parassiti 

Afidi: attaccano foglie, fiori e nuovi germogli in accrescimento. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si eliminano lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici.

Ruggine: è causata da un fungo e si manifesta con la comparsa di pustole scure sui fusti e sulle foglie. In caso di attacco forte, la pianta può seccare e morire. Si combatte con prodotti specifici. Varietà resistenti alla ruggine sono: “Harrison’s Rust Resistent”, “Scarlet Monarc”, “Yellow Monarc” ecc.

Muffa delle bocche di leone: è causata da un fungo (Peronospora antirrhini), che attacca in modo particolare le piante giovani, determinando la deformazione delle foglie, che si arricciano e si ricoprono di una muffa grigiastra, e l’arresto della crescita degli esemplari colpiti. Si combatte con prodotti specifici.

Muffa grigia: è un fungo (Botrytis cinerea) che provoca la comparsa di macchie scure e, successivamente, di ammassi polverulenti grigi su fiori e fusti. È facilitata nella sua diffusione da piantagioni molto fitte. Bisogna eliminare le parti colpite e l’eventuale terriccio “ammuffito”, nonché trattare la pianta con un prodotto anticrittogamico.

Marciume del piede e marciume radicale: sono provocati da funghi che attaccano la zona del colletto e le radici. Le parti colpite diventano scure e marciscono. Si combattono eliminando le piante infette, evitando ristagni di acqua e utilizzando, all’occorrenza, prodotti specifici.

Marciume delle piantine dei semenzai: causato da un fungo (Pythium debaryanum), che colpisce le piantine giovani all'altezza del colletto, il quale diventa biancastro e raggrinzito. 
Le piantine avvizziscono e muoiono in poco tempo.
 Bisogna evitare ambienti caldo-umidi senza areazione e semenzai troppo fitti e, all’occorrenza, utilizzare prodotti specifici.

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