Come coltivare la Clemantide in giardino o sul balcone


La Clematis è un genere di piante Spermatofite Dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Ranunculaceae, dall’aspetto cespuglioso e con copiose infiorescenze.
Le clematidi, pur essendo presenti da millenni in territorio europeo, comparvero nei nostri giardini soltanto nel medioevo proprio al ritorno dei crociati.

Le clematidi che oggi crescono nei nostri giardini provengono tutte dall’America, dalla Siberia, se non addirittura dalla Cina, perché, dopo tre secoli abbondanti d’oblio, furono reintrodotte come piante ornamentali esotiche, esclusivamente per la suggestione dei colori; i fiori, come spesso accade, sono leggermente più grandi di quelli nostrani ed oggi si trovano sul mercato anche specie sempreverdi.

Le specie erbacee sono di solito perenni e rustiche e vengono utilizzate per la decorazione di aiuole e giardini rocciosi. Le piante di questo genere sono tutte velenose: le foglie, a contatto con la pelle, possono causare ulcerazioni; mentre, se ingerite, rappresentano un potente veleno ad azione sul cuore.

Come avrete capito, la clematide è un fiore perfetto per ogni tipo di giardino o terrazzo. Per curarla al meglio e farla crescere vigorosa e ricca di fiori, ecco i consigli che vi servono.

Coltivazione
Le clematidi non temono il freddo anche se durante il periodo di riposo vegetativo invernale tendono a perdere completamente la parte aerea

Terreno
Prediligono i terreni soffici e ricchi di sostanza organica, meglio se alcalini. Possono possono essere coltivate anche in vaso, ricordando pero' di rinvasarle ogni due anni.

La potatura

La potatura è da praticarsi in primavera, prima che abbia luogo la fioritura

Coltivazione

Durante la stagione vegetativa, affinché si possa godere delle loro copiose fioriture, è opportuno possano ricevere il sole diretto per almeno alcune ore al giorno.

Concimazione
Le clemantide vanno concimate ogni 10-12 giorni mescolare all'acqua delle annaffiature del concime per piante da fiore, ricco di azoto e potassio ma povero di fosforo.

Moltiplicazione
per ottenere nuove piantine si può ricorrere alla semina, alla talea o alla propaggine. Le clematidi si seminano in marzo, in terrine, riempite con composta per semi.
Queste andranno tenute in cassone freddo o in serra fino alla germinazione (un mese circa); quindi le nuove piantine dovranno essere ripicchettate in singoli vasi, riempiti con terriccio, torba e sabbia, che dovranno essere interrati all’aperto.
Dal successivo mese di ottobre saranno pronte per essere messe a dimora.

Parassiti e Malattie
tra i parassiti che più insidiano le Clematidi, ricordiamo le lumache, gli afidi e le forbicine, che danneggiano i tepali e le foglie.
Per quanto riguarda le malattie, il seccume, che comporta l'appassimento e la morte dei germogli, e il mal bianco, che si manifesta come muffa biancastra sui fiori e sulle foglie tra i più comuni.




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